La decisione dell’UE di allentare le sanzioni alla Russia sull’acciaio preoccupa l’industria europea. Parla il CEO di Metinvest.
La decisione dell’Unione Europea di allentare le sanzioni sulle importazioni di acciaio grezzo dalla Russia ha sollevato forti preoccupazioni nell’industria siderurgica europea. Il CEO di Metinvest, Yuriy Ryzhenkov, si dice preoccupato per le conseguenze negative che questa scelta potrebbe avere sull’economia italiana e sulla stabilità del mercato dell’acciaio in Europa.
Un’Unione Europea divisa sulle sanzioni
La recente decisione dell’UE di rinviare al 2028 il divieto di importazione di acciaio grezzo russo rappresenta un passo indietro significativo nelle sanzioni contro Mosca. Secondo il CEO di Metinvest, Yuriy Ryzhenkov, questa scelta rischia di minare la competitività delle aziende siderurgiche europee, specialmente in Italia. Il vantaggio di costo dell’acciaio russo, favorito da un’energia a basso prezzo, crea una situazione di concorrenza sleale che potrebbe avere ripercussioni gravi sull’industria siderurgica italiana, già provata dalla crisi energetica e dalle difficoltà economiche legate alla guerra in Ucraina.
Le ripercussioni per l’Italia
L’Italia, uno dei principali mercati di Metinvest, si trova in una posizione particolarmente delicata. Secondo Ryzhenkov, la scelta di continuare ad acquistare acciaio russo non solo danneggia l’industria nazionale, ma alimenta indirettamente l’economia russa, contribuendo a finanziare l’aggressione militare contro l’Ucraina. La crisi energetica, aggravata dai bombardamenti russi sulle infrastrutture ucraine, ha già portato Metinvest a sospendere temporaneamente le attività nel suo stabilimento di Verona, mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro.
Il futuro incerto dell’acciaio europeo
Nonostante le difficoltà, Metinvest non perde la fiducia nel mercato italiano e continua a investire in progetti sostenibili come quello dell’acciaio “verde” a Piombino. Tuttavia, il futuro dell’industria siderurgica europea rimane incerto, con il rischio che le concessioni fatte alla Russia possano compromettere ulteriormente la competitività delle imprese oneste. Per Ryzhenkov, è essenziale che l’UE riconsideri la sua posizione e rafforzi le sanzioni per proteggere l’industria europea e garantire un mercato equo.